Un Crodino con Cristian Zaccardo!

Non è inconsueto passare un pomeriggio di fine estate sull’appennino umbro-marchigiano per uno come me, che da queste parti ci è nato e cresciuto… Ma se lo fai per bere un Crodino con un campione del mondo lo diventa!

Settembre 2018, una bella chiacchierata sul retro di un bar di paese, dopo un temporale. Cristian Zaccardo si trova da queste parti per vacanze in famiglia e lo raggiungo qui per un saluto e un paio d’ore da passare in amicizia.

Cerchiamo un tavolo mezzo asciutto, ci vuole addirittura una felpa per star bene e così iniziamo a parlare… Presente e futuro si intrecciano con l’opportunità di lavorare insieme e addirittura essere il suo allenatore… Opportunità che c’è stata e non è decollata… Tuttavia è proprio grazie a quella, capitata qualche anno fa, che ci siamo conosciuti e magari chissà tornerà ad esserci!

Aneddoti, sogni, ricordi di un uomo che ha vinto la coppa più importante al mondo… Impossibile non percepire le emozioni di chi l’ha vissuta da dentro ed emozionarmi anch’io nel rivivere quegli attimi attraverso i suoi racconti…

LA FRASE

I rigori poi… Abbracciati a centrocampo… Pirlo mi aveva già detto come avrebbe calciato, pure Materazzi e De Rossi… Poi Fabio Grosso… Il resto lo hai visto meglio te di me – mi dice sorridendo.


COME E’ INIZIATA LA PASSIONE PER IL CALCIO?

“Ho sempre giocato a calcio, non ho fatto altri sport. Avevo 6 anni quando con i miei compagni di Spilamberto (MO) è iniziato tutto. Dopo 4 anni sono andato nel settore giovanile del Bologna, ho sperimentato un po’ tutti i ruoli prima di vestire i panni del terzino dx e mezz’ala negli allievi nazionali.

QUAL’E’ STATO IL TUO TRAGUARDO/ OBIETTIVO DOPO IL MONDIALE?

“Andare in una big! Avere vinto il mondiale da calciatore del Palermo è un orgoglio, tutti gli altri già giocavano nelle big… Bel traguardo anche vincere la Bundesliga con il Wolfsburg! Unico rammarico è essere arrivato tardi al Milan, quando ormai il club era in fase di ridimensionamento.

CAPITOLO MONDIALE: QUALI EMOZIONI E RICORDI? ANEDDOTI PARTICOLARI?

L’attesa della partita!!! Era di una super tensione! Niente a che vedere con nessuna partita di serie A: il tragitto in pullman, lo spogliatoio e il silenzio che regnava fino al fischio di inizio… Si sentiva la pressione e la responsabilità di rappresentare l’intera nazione! Poi però il fischio d’inizio… E tutto si dimentica, conta solo il campo! Vivere la semifinale e la finalissima da fuori è ancora più difficile, c ‘è ancora più tensione… Ho passato semifinale e finale a bordo campo perché ero il primo difensore che Mr. Lippi avrebbe fatto entrare in campo alla prima necessità. Situazione veramente forte emotivamente perché ti riscaldi senza sapere né come né quando entrare, con la voglia e (perché no?!) il timore di doverlo fare.

I rigori poi… Abbracciati a centrocampo… Pirlo mi aveva già detto come avrebbe calciato, pure Materazzi e De Rossi… Poi Fabio Grosso… Il resto lo hai visto meglio te di me – mi dice sorridendo.

La cosa che ripenso con piacere e che oggi non accade più, è l’abitudine che avevamo di stare sempre insieme anche fuori dal campo… In albergo, nei momenti liberi! E poi c’erano le sfide estenuanti a ping pong (Buffon il più forte, seguito da Barone, Grosso e io che lottavamo per il podio!) e a calcio balilla… Si faceva gruppo! Non come oggi, dove tutti si isolano con lo smartphone o si rinchiudono in camera!”

IL MOMENTO PIU’ DIFFICILE DELLA TUA CARRIERA?

Sono due i momenti che ricordo come difficili: il primo è dopo l’autogol contro gli U.S.A. e la parentesi in Serie B al Vicenza… Non era il posto per me in quel momento.

DIFFERENZA TRA CALCIO ITALIANO ED ESTERO?

Ho giocato poco all’estero ma mi è saltato subito all’occhio il livello delle strutture e la differenza nelle programmazioni; in Germania erano già avanti da questi punti di vista… Parlando della mia esperienza ricordo gli allenamenti fisici durissimi, come mai nella mia carriera mi era capitato e soprattutto rimasi colpito dall’allenamento tattico… Mai fatto!!! Anche la lingua era un bel problema, ma il gruppo anche là era fantastico e, con una cavalcata incredibile nel girone di ritorno, siamo arrivati a vincere il campionato tedesco… La Bundesliga!!!

ALLENATORI A CUI SEI PIU’ LEGATO E A CUI DEVI TANTO?

Guidolin e Lippi: il primo mi ha cresciuto nel tempo, dandomi preziosi insegnamenti; il secondo mi ha consacrato e dato l’opportunità di arrivare sul tetto del mondo.

PROGETTI ATTUALI E FUTURI:

Ora ho iniziato il corso da Direttore Sportivo a Coverciano insieme a Leonardo, poi ancora voglio giocare; ho delle opportunità all’estero, sto bene e posso ancora divertirmi.

Quando smettere… vedremo! Ma già sto studiando per il futuro: ho il patentino UEFA A e avrò quello da Direttore Sportivo. Obiettivo è rimanere nel mondo del calcio, il mondo che mi ha dato tanto!

CONSIGLI DA DARE AI GIOVANI CALCIATORI… CONSIDERANDO IL CAMBIAMENTO GENERAZIONALE E SOCIALE?

Ascoltare i più grandi e prendere esempio dai più seri! I giovani di oggi non ascoltano più e come esempi prendono spesso quelli negativi… Soffermandosi solo sulle cose che girano intorno all’essere calciatore, piuttosto che diventare loro stessi un calciatore! E poi devi essere bravo anche a mantenere un equilibrio interiore.

… Nel bar del paese intanto si sta facendo l’ora dell’aperitivo: sul tavolo capocollo e vino. E’ quasi buio e noi usciamo evitando il banchetto, con la scusa di averlo già fatto… In realtà era solo un crodino, un aperitivo leggero dal sapore vintage e con tante emozioni dentro!

Grazie Cristian… Ci rivediamo presto!!!

LE COORDINATE DI CRISTIAN ZACCARDO

Cristian Zaccardo (Formigine, 21 dicembre 1981) è un calciatore italiano, di ruolo difensore

  • Campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006, ha vestito la maglia azzurra tra il 2004 e il 2007 – periodo in cui militava nel Palermo, totalizzando 17 presenze e una rete. Ha giocato anche con le selezioni Under-16, 18, 20 e 21, vincendo con quest’ultima l’Europeo di categoria nel 2004. A livello di Club ha conquistato un campionato tedesco con il Wolfsburg nella stagione 2008-2009.

  • >CAMPIONE DEL MONDO 2006

  • CAMPIONE D’EUROPA U21 2004
  • BUNDESLIGA 2009

  • 503 PRESENZE e 28 GOL DA PROFESSIONISTA TRA CAMPIONATI COPPE EUROPEE
  • 17 PRESENZE E 1 GOL IN NAZIONALE
  • CLUB PRINCIPALI: BOLOGNA, PARMA, PALERMO, MILAN, WOLFSBURG

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