STEFANIA SBERNA: professione speaker, passione Catania

Sono davvero fiero di presentarvi un personaggio unico per la particolarità del ruolo che ricopre. SOCCEROAD oggi entra in una postazione off limits dello stadio per andare a scoprire la storia di Stefania: la speaker ufficiale e storica del Calcio Catania o meglio dello Stadio Angelo Massimino!

Ci sono ruoli nel calcio che potrebbero essere considerati di secondo piano, ma che in realtà sono più importanti di quello che si pensa! Questo è il caso dello speaker di uno stadio: il suo ruolo è fondamentale durante una gara, quando si devono comunicare notizie alle migliaia di persone presenti, oppure accendere l’entusiasmo della tifoseria che vive di emozioni ogni partita.

Stefania è stata la prima speaker donna, quando alla fine degli anni 80 iniziò questa carriera, una vera e propria pioniera che è riuscita a farsi spazio in un mondo fatto per lo più da uomini e che oggi è amata ed è un punto di riferimento per la Catania del calcio.

“La prossima stagione festeggerò il mio 30simo anno da speaker allo stadio Cibali (ora intitolato ad Angelo Massimino) e insieme alla Società stiamo cercando di fare la conta di tutte le partite che ho vissuto dalla mia cabina, tra mille gioie e qualche dispiacere”.

Da dove nasce questa passione?

“Grazie a mio padre che già da quando avevo 5 anni mi portava allo stadio: iniziai ad appassionarmi, non mi perdevo nessuna partita! Spesso a casa mi ritrovavo a inventarmele, facevo annunci finti e con i miei cugini simulavamo la trasmissione radiofonica, tutto il calcio minuto per minuto e poi registravamo il tutto sulle audiocassette. All’età di 25 anni decisi di intraprendere questa avventura presentandomi personalmente dal Presidente di allora Angelo Attaguile”.

LA PILLOLA

… “Sono orgogliosa anche del soprannome che mi hanno dato i tifosi: The Voice! Per loro conta la maglia e non il singolo calciatore e anche io, nel mio ruolo, porto avanti questa idea. Il Catania Calcio è la cosa più importante e quando non piacerò più ai tifosi, quel giorno smetterò di fare questo lavoro”…..!

“Il mio primo anno da speaker lo ricordo anche perché mi permise di diventare giornalista, partecipando a trasmissioni importanti su Telecolor con i grandi Pandolfini e Patanè che, per primi, puntarono su di me dopo avermi visto all’opera durante una partita. Quell’anno il Catania era in Serie C1 e lo Scudetto lo vinse la Sampdoria”.

Stefania abitava e tutt’ora abita vicino allo stadio Massimino, dalla sua terrazza si vedono le torri faro e la copertura della tribuna centrale dove lei da 30 anni a ogni partita interagisce con il pubblico.

Che significa essere speaker e che lavoro c’è dietro?

“Tutto parte da una grande passione per la squadra per la quale lo fai; ci vuole trasporto per vivere la partita con emozione se vuoi riuscire a coinvolgere 20mila persone! Il lavoro che c’è dietro è tanto ed è fatto dal documentarsi in maniera meticolosa giornalmente, sapere tutto del Catania e degli avversari, studiare le pronunce dei calciatori per evitare gaffe e mancare di rispetto a calciatori e allenatori”.

Fammi un esempio

“Il rispetto dell’avversario è alla base del mio lavoro come l’essere padrone della pronuncia dei nomi; gli esempi che posso portare sono l’autogol di Balzaretti nel sentito Derby Catania-Palermo dove in quel caso non ho esultato acclamando il gol ma comunicando semplicemente l’autogol senza fare cori o cose che potessero ridicolizzare un avversario per un errore tecnico. Un altro aneddoto da poco accaduto è la scoperta, dopo uno studio approfondito, della pronuncia del cognome dell’ex attaccante della Juventus Moise Kean: non si pronuncia ‘Kean’ ma ‘Kiin’. Durante la partita dell’Italia Under21 giocata a Catania pochi giorni fa sono stata l’unica a pronunciarlo nella maniera corretta… Credo che i calciatori apprezzino queste cose”.

Come sono i rapporti con società e tifosi?

“Ottimi i rapporti con la società: vengo presentata agli allenatori, a tutti i dirigenti e calciatori così da sentirmi parte integrante del progetto e per me è importante anche per raccogliere informazioni utili al mio lavoro. Con i tifosi il rapporto è meraviglioso! Sono orgogliosa anche del soprannome che mi hanno dato: The Voice! Li ringrazio per il loro affetto. Per loro conta la maglia e non il singolo calciatore: i calciatori passano ma la maglia resta e anche io nel mio ruolo porto avanti questa idea, il Catania Calcio è la cosa più importante e quando capirò di non piacere più ai tifosi, allora quel giorno smetterò di fare questo lavoro”.

Hai seguito il Catania dall’Eccellenza alla Serie A, come hai vissuto e diverse categorie?

“La vivo sempre alla stessa maniera, per me ogni volta è come se fosse la prima volta, ho la pelle d’oca perché amo questi colori! Il calcio per me è tutto e mi ha permesso di superare anche momenti non belli della mia vita, dandomi la forza di andare avanti. Giocare con la Juventus o con una squadra di Serie C non cambia nulla, ogni partita la vivo con trasporto emotivo, professionalità e rispetto degli avversari”.

Hai qualcuno che ti aiuta durante le gare?

“Mio marito Salvo! E’ sempre con me, mi assiste e mi supporta insieme alle mie due figlie, d’altronde, che sono sempre con noi allo stadio anche se non con me in postazione; c’erano quando ero in gravidanza e nonostante il pancione mi scatenavo al microfono! Da qualche anno ho dei ragazzi che curano la parte musicale e sonora, prima facevo tutto da sola mettendo la play list fatta con le mie figlie e le musiche che mi suggerivano i calciatori per il riscaldamento pre-gara”.

L’annuncio più bello che ti ricordi?

“Di annunci belli ce ne sono tanti: da quello della promozione in Serie A e i campionati fantastici con i Mister Marino (promozione in Serie A), Simeone, Montella, Zenga, Mihajlovic e tanti altri, ma forse i più belli in assoluto sono stati quelli della vittoria per 3-1 contro la grande Inter del Triplete… Quel giorno impresa storica ed emozionante!”.

Hai rapporti con gli altri colleghi speaker?

“Certamente! Con quello del Napoli e del Torino, in modo particolare, ci sentiamo spesso, ci consigliamo e ci confrontiamo… Anche nel nostro campo è importante stare sempre al passo anche se devo dire che per chi inizia oggi è più facile con le tecnologie ed internet! Ho comunque un buon rapporto con tutti i giornalisti e gli addetti ai lavori… Vivo tutto con la massima professionalità e con la voglia di divertirmi”.

Parlando con Stefania emergono tutte le sue emozioni per il lavoro che svolge da una vita, anche lei amante del calcio visto dall’alto e fatto di esultanze e annunci a tutto volume! Penso sia di una gratificazione e di un orgoglio unico, per chi ama questo sport, sentire la curva che segue le tue parole, che grida in coro il cognome di un calciatore seguendo i tuoi proclami… Un’atmosfera magica, che contagia tutte le migliaia di persone che in quel momento stanno vivendo quella gioia, attraversando il campo da gioco fino ad arrivare al cuore di ogni tifoso!

Socceroad non può che augurare a Stefania “The Voice” di continuare a gioire dei gol del Catania (… una città a cui anche io sono personalmente legato per trascorsi professionali!) come tutti devono gioire al gol della propria squadra perché il calcio è di tutti… E’ dei tifosi e di quelli che mettono i loro sentimenti nello stesso rettangolo verde!

LE COORDINATE DI STEFANIA SBERNA:

Stefania Sberna, nata a Catania, è la storica Speaker dello stadio “Cibali” ora “Massimino”.

La sua inconfondibile voce ha accompagnato le performance del Catania Calcio in:

8 CAMPIONATI DI SERIE A
4 CAMPIONATI DI SERIE B
17 CAMPIONATI DI SERIE C1/C2
1 CAMPIONATO DI SERIE D
1 CAMPIONATO DI ECCELLENZA

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